Concessione del titolo di Marchese col predicato di Nissa a Giovanni Manca di Villahermosa

5.1.1836

Carlo Alberto,
Nell’intento di promuovere l’agricoltura nel Regno Nostro di Sardegna l’Augusto Nostro Predecessore il Re Vittorio Emanuele di gloriosa ricordanza aveva con Editto del 3 dicembre 1806 conceduto la facoltà di impetrare la nobiltà a quei sudditi abitatori dell’Isola i quali avrebbero fatto constare d’aver piantato quattro mila alberi d’olivo nelle loro terre. Appoggiato alle disposizioni dell’Editto med.mo il M.se Don Stefano Manca di Villahermosa e Santa Croce, mio amatissimo cugino, ci ha supplicati di voler concedere al suo figliuolo secondogenito Cav. Dn. Giovanni, il titolo Marchionale col predicato di Nissa trasmissibile con ordine di regolare primogenitura alla discendenza maschile e femminile di lui e che in mancanza di questi e della sua linea, passi lo stesso titolo a quell’altro dei fratelli che sarà chiamato a succedergli osservato lo stesso ordine di primogenitura di lui discendenti maschi e femmine. Mercé delle assuntesi informazioni, ci è risultato appieno che con cura indefessa il ricorrente ha fatto piantare nei territorii di Capoterra e di Sarroch più di ottomila olivi, una grandissima quantità di altri alberi fruttiferi e ridurre una parte di quei terreni a prati artificiali irrigatorii secondo lo stile del Piemonte. Quindi è che mossi dal desiderio di far palese come ci stia sempre a pretto di favoreggiare l’agricoltura concedendo premi a coloro i quali coll’utile esempio si ingegnarono di farla progredire, ci siamo disposti a che per dimostrare al Marchese di Villahermosa e Santa Croce la nostra particolare propensione ed il conto in cui teniamo la distinta sua persona e l’alto grado in cui trovasi costituita ad accedere i termini stabiliti dal R. Editto sovracitato concedendogli per integrità l’oggetto della sua domanda.
Epperciò in virtù del presente di certa Nostra scienza R.a autorità, ed avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo conceduto come concediamo al sunnominato Cav.e Dn. Giovanni Manca di Villahermosa il titolo e la dignità marchionale col predicato di Nissa trasmissibili alla discendenza di lui maschile e femminile con ordine di regolare primogenitura volendo altresì in segno di perenne attestato di sentimenti di propensione che serbiamo a riguardo della surriferita famiglia che in mancanza del pred.to Cav.e Dn. Giovanni e della sua linea passi lo stesso titolo a quello dei fratelli che sarà chiamato a succedergli osservato lo stesso ordine di primogenitura con tutti gli onori privilegi prerogative preminenze ed altre cose delle quali godono e possono godere tutti quelli che sono fregiati di simile titolo e dignità nei nostri Stati, dispensando a termine dell’art.o 11 del Regio Editto sopramentovato da qualunque pagamento di dritto per simile concessione dovuto a quelli soli eccetuati che riguardano la spedizione del presente diploma. Mandiamo pertanto al nostro Viceré, Luog.te e Capitano G.le del Regno, al Magistrato della R.le Udienza, a tutti gli altri Magistrati e Tribunali e specialmente a quello del Nostro Regno, a tutti i nostri ministri ed Ufficiali, ed ai Duchi Marchesi Conti Visconti Baroni Nobili Cavalieri Gentiluomini del Regno ed a tutti in generale i sudditi nostri presenti e futuri di tutti i nostri domini e specialmente del predetto Regno di Sardegna ed a chiunque sia spediente, di riconoscere stimare, riputare il sud.to Cav.e Don Giovanni Manca di Villahermosa e la discendenza di lui maschile e femminile con ordine di regolare primogenitura per veri Marchesi come sovra da noi creati con farli e lasciarli godere delle cose suddette, ed il presente registrarsi presso lo Scrivano del Razionale che tale è nostra mente.
Dat. in Torino, lì cinque del mese di Gennaio l’anno del Signore mille ottocento trentasei e del Regno nostro il sesto.
Carlo Alberto.