Notizie sugli Amat desunte dalle Regie Provvisioni dell’Archivio di Stato di Cagliari

Anno:

Volume, Carta

Notizie:

27/7/1736

Vol. I

Il Marchese di Soleminis e d’Albis Don Giovanni Manca era generale della Cavalleria Miliziana.

23/2/1759

Vol. II, carta 21

Vengono decisi provvedimenti punitivi nei riguardi dei responsabili della sommossa contro il Barone di Sorso, ossia i fratelli Marogna, dei quali uno era Ufficiale di Giustizia e l’altro amministratore del Barone, Francesco e Maurizio, padre e figlio Murgia, Plebano Puxeddu, i sacerdoti Giovanni Maria de Ciccu e Agostino Mannu Ma ciocco, e certi fratelli Sardu..

24/5/1759

Vol. II, carta 30

Strascichi della sommossa contro il Barone di Sorso Pietro Amat.

30/9/1761

Vol. III

Ordine del Re Carlo Emanuele I al viceré Conte di Tana con provvedimenti da prendere contro i responsabili delle agitazioni contro il Barone di Sorso che era Gentiluomo di Camera del Sovrano.

7/5/1762

Vol. III

Da alcuni ordini sovrani al Viceré Alfieri: “…Il Barone di Sorso è solito importunare con insistenti e moltiplicati raccorsi, proteggendo soggetti nientemeno che meritevoli del di Lui appoggio e confidenza; ciò che vi servirà di lume nel caso ch’Egli, non ostanti le provvidenze da Noi date col viglietto del 30 passato Settembre, profittasse del cambiamento del Viceré, per rinnovare le malfondate sue doglianze… (§ 40)

24/8/1767

Vol. VI

Il Barone di Sorso aveva effettuato un pagamento, a seguito di una transazione col Regio Fisco, insieme al Marchese di Mores e di Montemuros. L’esborso va al Feudatario spagnolo Conte di Olives.

8/3/1768

Vol. VII

Il Barone di Sorso aveva versato al Regio Patrimonio, nell’ambito di una transazione riguardante l’infeudazione della villa d’Olmedo, una cifra notevole.

1/8/1786

Vol. XV, carta 24

A Don Raffaele Manca Marchese d’Albis viene concessa l’investitura delle ville di Santulussurgiu, Sennariolo, Padria, Mara, dell’Incontrada d’Austis, del Territorio ossia del Salto di “Planu de Murtas” e dei diritti del Venteno d’Alghero, ossia “del Cabessaggio”. Il Sovrano chiede informazioni sul pagamento del Laudemio da parte del Marchese d’Albis, relativo all’incontrada di Orosei e Galtellì, e sulla situazione della vendita del feudo di Ussana, che pur essendo stato alienato da Don Antioco d’Eril a Don Salvatore Aymerich, è stato venduto a Giuseppe Montaner ed a Gabriele Manca. Pare che nessuno di questi abbia pagato il Laudemio.

1/9/1789

Vol. XVII, carta 33

Verte una causa tra Don Gavino Asquer Amat ed il Marchese di Villarios e Conte di Bonorva Don Francesco Amat, figlio del Marchese Don Antonio, per una pensione di 1162 lire sarde e 10 soldi che l’Asquer pretende subito, necessitandogli per la sua numerosa famiglia.

15/1/1790

Vol. XVIII, carta 2

Verte ancora la causa tra il Visconte di Flumini Don Gavino Asquer ed il Marchese di Villarios. Siccome è parente degli Asquer, il giudice della Sala Civile Don Litterio Cugia viene sostituito da Don Giuseppe Lay della Reale Udienza.

10/8/1790

Vol. XVIII, carta 38

Vengono assegnati 21 palchetti di I e II rango del Teatro alle Signore: Barona di Sorso, Barona di Capoterra, Contessa Giaime, donna Luigia Ripoll, Marchesa Pasqua, Marchesa di Neoneli, donna Francesca Pitzolo, Marchesa di San Tommaso, de Las Conquistas, Marchesa di Villarios, Marchesa di Laconi, Marchesa di Santa Maria, Contessa di San Lorenzo, donna Caterina Cadello, Barona di Samatzai, Marchesa di San Saverio, donna Annica Amat, Marchesa di San Filippo, Marchesa Boyl, Barona di Teulada, donna Annica Asquer, Marchesa Borro.

23/8/1791

Vol. XIX, carta 40

Donna Mariangela Amat, vedova di don Francesco Bernardo Vico, era Barona di Capoterra, ed era madre di donna Maria Rita Vico Marchesa di Villa Clara.

15/3/1799

Vol. XXIV, carta 4 v.

Disposizioni sovrane per l’acquisto della casa Masones, nella contrada della Purissima ad un prezzo non superiore ai 7000 scudi sardi.

12/3/1799

Vol. XXIV, carta 5

La Marchesa di Villarios, Donna Francesca Amat, nata Manca, viene nominata Dama di Palazzo della Regina.

13/3/1799

Vol. XXIV, carta 5 v.

La Marchesa Donna Teresa Vivaldi Zatrillas di Trivigno Pasqua nata Amat viene nominata Dama della Duchessa d’Aosta.

15/3/1799

Vol. XXIV, carta 5 v.

La Marchesa Donna Bebbia Amat di San Filippo nata Amat di Sorso viene nominata Dama della Duchessa del Chiablese.

16/4/1799

Vol. XXIV, carta 10

Al Tenente Colonnello Cav. Don Carlo Amat di Sorso vengono assegnate 1878 lire di Piemonte, già accordategli fin dal 1792, sulla Cassa di Torino.

27/4/1799

Vol. XXIV, carta 13

Per l’acquisto della casa Masones viene stabilito di aumentare la cifra destinata per il pagamento di 51 scudi, per un totale di 7051.

9/5/1799

Vol. XXIV, carta 17 v.

Il Cav. Don Ignazio Amat Maggiore di Fanteria e Capitano di Porto viene nominato Capitano della Guardia Reale degli Alabardieri, con un aumento di paga, oltre alle 1200 lire di Piemonte che già percepisce, di 800 lire, in modo che percepisca 2000 lire di Piemonte all’anno.

22/8/1799

Vol. XXIV, carta 98v.

I Malliano (imparentati con gli Amat) erano Marchesi di Santa Maria.

14/9/1799

Vol. XXIV, carta 128 v. e segg.

Sulle Mitre di Cagliari vengono assegnate delle pensioni ecclesiastiche a Ufficiali delle Regie Armate. Al Cav. Don Luigi Sorso, Capitano delle Guardie del Corpo, vengono assegnate 1000 lire.

14/10/1799

Vol. XXIV, carta 141 v.

Verte una causa tra la Marchesa d’Albis vedova, Donna Maria Francesca Zapata e Donna Maddalena Manca Masones Marchesa d’Albis.

3/5/1799

Vol. XXV, carta 17

Il Cav. Gaetano Malliano di Santa Maria, Luogotenente nel Reggimento di Sardegna, viene nominato Secondo Scudiere e Gentiluomo di Bocca del Re.

9/5/1799

Vol. XXV, carta 18

Il Cav. Don Ignazio Amat, già comandante del Porto di Cagliari, e prima ancora Maggioe nel Reggimento di Sardegna, viene nominato Capitano Comandante della Guardia Reale degli Alabardieri del Palazzo Reale.

10/5/1799

Vol. XXV, carta 18 v.

Il Luogotenente Colonnello nel Reggimento di Sardegna Cav. Giovanni Amat di Sorso, per vari meriti, ed in particolare per le doti dimostrate nella guerra del Piemonte, viene nominato Primo Scudiere della Regina.

17/5/1799

Vol. XXV, carta 21 v.

Il Cav. Luigi Amat di Sorso, che aveva frequentato l’Accademia Militare di Torino fin dal 1760, ed aveva percorso tutte le tappe della carriera militare: Cornetta dei Dragoni di Sardegna e poi di quelli di Piemonte, Maresciallo di Logis nella terza Compagnia delle Guardie del Corpo, Capitano nella stessa Compagnia, Maggiore nel Reggimento dei Dragoni del Chiablese, Cornetta nelle Guardie del Corpo, Luogotenente nelle medesime, Brigadiere di Cavalleria nelle Regie Armate, viene nominato Capitano nella Compagnia delle Guardie del Corpo e Maggiore Generale di Cavalleria e Dragoni nelle Regie Armate, coll’annua paga di 4000 lire di Piemonte, ed altre 1000 “… a titolo di piazze di fieno e biada…”.

24/5/1799

Vol. XXV, carta 24 e 24v.

Il Cav. Don Vincenzo Amat di San Filippo, già in qualità di Sottotenente nel Reggimento di Sardegna Comandante della fortezza di Castelsardo, viene promosso Colonnello di Fanteria.

24/5/1799

Vol. XXV, carta 24 v. e 25

Il Cav. Francesco Maria Benedetto Amat, in servizio nel soppresso Reggimento osta Cavalleria, già Paggio d’Onore del Re Vittorio Amedeo III, padre del Re Vittorio Emanuele I, e già ancora Primo Capitano nel Reggimento Piemonte Reale Cavalleria, e Scudiere della Duchessa d’Aosta, cognata del Re, viene nominato Luogotenente Colonnello nelle Truppe di Cavalleria.

24/5/1799

Vol. XXV, carta 28

Il Cav. Don Giovanni Amat di Sorso, già Primo Scudiere della Regina, viene nominato Colonnello di Fanteria

24/5/1799

Vol. XXV, carta 28

Il Cav. Don Ignazio Amat, già Capitano Comandante della Guardia Reale degli Alabardieri del Regio Palazzo, viene nominato Colonnello di Fanteria.

24/5/1799

Vol. XXV, carta 28 v.

Il Cav. Don Giuseppe Malliano di Santa Maria, Colonnello nel Reggimento di Sardegna, viene nominato Brigadiere della Fanteria.

15/8/1799

Vol. XXV, carta 48 v.

Il Cav. Don Carlo Amat di Sorso, già Colonnello nel Reggimento di Sardegna ed in quello d’Aosta, e Maresciallo di Logis nelle Guardie del Corpo, viene promosso Brigadiere della Fanteria.

15/8/1799

Vol. XXV, carta 48 v.

Il Cav. Giuseppe Malliano di Santa Maria viene nominato Maggiore Generale nelle Regie Armate.

30/1/1801

Vol. XXVI, carta 36v.

Donna Maddalena Manca Marchesa di Busachi ed il di lei figlio Marchese di San Filippo non hanno ancora pagato il capitale per l’infeudazione che ammonta a 36.000 lire sarde.

14/4/1801

Vol. XXV, carta 61v.

Pensioni ecclesiastiche sulle prebende vacanti nella Curia Metropolitana di Cagliari. Il Cav. di Sorso, Luogotenente nelle Regie Truppe, e dei Primi Scudieri di S.M. la Regina, già provvisto di 300 lire di pensione sulla Mitra di Ales, potrà godere di altre 100 lire.

15/6/1801

Vol. XXV, carta 79

Il Colonnello nelle Regie Armate Cav. Don Vincenzo Amat di San Filippo, già comandante in seconda del Forte di Tortona, sostituisce il Duca di Moriana nella qualità di Governatore del Capo di Sassari, con lo stipendio annuo di lire 1759, alle quali vanno ancora aggiunte lire 500 ed altre 300, per complessive lire 2559 di Piemonte.

12/9/1801

Vol. XXV, carta 112 v.

Il Barone di Sorso era Capitano nella Compagnia Sarda delle Guardie del Corpo del Re.

28/9/1801

Vol. XXV, carta 124

Verte un contenzioso tra il Marchese di Villarios ed i suoi vassalli delle Comunità di Bonorva e Rebeccu, che con Semestene facevano parte del Contado di Bonorva.

5/4/1802

Vol. XXV, carta 167 e 168

Al Cav. di Sorso, Tenente Colonnello nel Reggimento di Sardegna, viene assegnata una pensione annua di 400 lire sui canonicati vacanti del Capitolo della Cattedrale di Cagliari.

10/6/1802

Vol. XXV, carta 187

Giovanni Amat di Sorso, Colonnello di Fanteria e Luogotenente Colonnello nel Reggimento di Sardegna, già Primo Scudiere della Regina, viene nominato Primo Scudiere e Gentiluomo di Camera del Re, dispensandolo dal solito giuramento.

10/6/1802

Vol. XXV, carta 187

A Luigi Amat Malliano, Barone di Sorso, viene concesso il Collare dell’Annunziata, su designazione del Re Carlo Emanuele IV, fratello dell’attuale Re Vittorio Emanuele I.

15/6/1802

Vol. XXVII, carta 7v.

Il Cav. Vincenzo Amat di San Filippo, già comandante in seconda del Forte di Tortona in Piemonte, viene nominato Comandante della Piazza di Sassari con lo stipendio annuo di 1759 lire di Piemonte, alle quali verranno aggiunte altre 500 a titolo di trattenimento, ed ancora altre 300 d’aumento, per complessive 2559 lire di Piemonte.

15/6/1802

Vol. XXVII, carta 12v.

Il Cav. Don Giovanni Amat di Sorso, Colonnello di Fanteria e Luogotenente Colonnello nel Reggimento di Sardegna, viene nominato Primo Scudiere e Gentiluomo di Camera di S.M.

15/6/1802

Vol. XXVII, carta 12v.

Al Barone Don Luigi Amat di Sorso viene concesso il Collare dell’Annunziata.

12/10/1803

Vol. XXVII, carta 66v.

Il Colonnello Giovanni Amat di Sorso, Luogotenente effettivo nel Reggimento di Sardegna, viene nominato Brigadiere nelle Regie Armate.

24/7/1804

Vol. XXVII, carta 88v e 89.

Viene conclusa una transazione tra il Marchese Amat di Villarios Conte di Bonorva ed i rispettivi Comuni componenti le Ville del Contado, per ciò che concerne i diritti feudali. Viene precisato che la “corbula”, misura di quella Contea, corrisponde a due starelli e 10 imbuti della misura reale di Cagliari. Le 9 corbule di diritto che devono pagare coloro che arano con buoi corrispondono, ciascuna, alla quantità sopraindicata, mentre per coloro che seminano con la zappa, la “corbula” corrisponde solamente a 4 imbuti e mezzo. Una “corbula” della Contea di Bonorva corrisponde a 4 imbuti e tre/quarti della misura di Cagliari.

25/9/1804

Vol. XXVII, carta 96

Il Colonnello nelle Regie Truppe Cav. Carlo Amat di Sorso viene nominato Gentiluomo Onorario di Camera del Sovrano, con facoltà di portarne la divisa.

31/7/1806

Vol. XXVIII, carta 67 e 67v.

Il Barone Don Luigi Amat di Sorso, decorato del Collare della SS Annunziata, Capitano nella Compagnia delle Guardie del Corpo, Cavaliere Gran Croce dei SS MM. e LL. viene nominato Generale di Cavalleria e Dragoni nelle Regie Armate.

26/8/1806

Vol. XXVIII, carta 97

Il Luogotenente Colonnello Giovanni Amat, Brigadiere nelle Regie Armate partecipa, in qualità di Giudice Militare ad un Consiglio di Guerra, nominato per giudicare tre soldati inquisiti per furto.

30/9/1806

Vol. XXVIII, carta 116v e 117

Il Cav. Don Giovanni Amat di Sorso, Brigadiere nelle Regie Armate, partecipa, in qualità di Giudice Militare ad un Consiglio di Guerra, nominato per giudicare un soldato reo di estorsione.

1/11/1806

Vol. XXVIII, carta 66v.

La Marchesa di Villarios Donna Francesca Manca viene nominata Dama di Palazzo della Duchessa del Genevese.

1/11/1806

Vol. XXVIII, carta 124v.

La Marchesa di Villahermosa e Santa Croce Donna Anna Maria Manca Amat viene nominata Dama di Palazzo della futura Duchessa del Genevese, cognata del Re.

26/12/1806

Vol. XXIX, carta 37v. e 38

Don Giovanni Amat di Sorso, Brigadiere nelle Regie Truppe, partecipa come Giudice Militare ad un Consiglio di Guerra nominato per giudicare alcuni sudditi rei di furto.

23/2/1807

Vol. XXIX, carta 80, 81, 82 e 82v.

Vertono cause: fra il Marchese di Villarios Conte di Bonorva ed il Dottor Don Francesco Maria Asquer Visconte di Flumini; fra il Cav. Don Francesco Maria Amat, Donna Anna Amat di San Filippo ed il Marchese di San Filippo Don Giovanni Amat loro fratello.

25/2/1807

Vol. XXIX, carta 84 e 84v.

Il Cav. Don Vincenzo Amat di San Filippo, Colonnello di Fanteria e Comandante della Piazza di Sassari presiede un Consiglio di Guerra nominato per giudicare un soldato reo di aver inferto un colpo di sciabola ad un commilitone.

28/4/1807

Vol. XXIX, carta 129

Il Marchese di San Filippo, procuratore generale della madre Marchesa d’Albis segnala il mancato pagamento del deghino dei porci, introdotti nella montagna della Biajona, da parte di alcuni vassalli di Santu Lussurgiu.

28/4/1807

Vol. XXIX, carta 130

Non potendo partecipare, per indisposizione, al Consiglio di Guerra promosso contro alcuni forzati che erano fuggiti con violenza contro la truppa. Il Tenente Colonnello Cav. Don Giovanni Amat di Sorso, viene sostituito dal Marchese Nin di San Tommaso, Comandante del Corpo dei Dragoni.

6/10/1807

Vol. XXX, carta 82

Don Francesco Maria Benedetto Amat di San Filippo, già Paggio di S.M. il Re Vittorio Amedeo III e quindi Ufficiale nel Reggimento d’Aosta Cavalleria, col grado di Primo Capitano, nominato nel 1789 Primo Scudiere della Regina col grado di Tenente Colonnello di Cavalleria, viene creato Piccolo Grande di Corte e Cavaliere d’Onore della Regina.

6/10/1807

Vol. XXX, carta 82v.

Don Vincenzo Amat di San Filippo, Colonnello di Fanteria, destinato, nel 1801 da Carlo Emanuele IV al comando di Sassari, viene nominato Comandante della Piazza di Cagliari con la paga annua di 3000 lire di Piemonte.

17/12/1807

Vol. XXX, carta 147 e 147v.

A seguito della promozione a Maggiore Generale delle Regie Armate e Capitano delle Guardie del Corpo del Colonnello Comandante il Reggimento di Sardegna Cav. Don Giacomo Pes di Villamarina, essendosi reso vacante il posto di Colonnello nel predetto Reggimento, il Luogotenente Colonnello dello stesso Corpo Don Giovanni Amat di Sorso, già Primo Scudiere e Gentiluomo Ordinario di Camera, col grado di Brigadiere nelle Armate, viene nominato Colonnello nel Reggimento di Sardegna.

3/1/1808

Vol. XXX, carta 166

Il Cav. Don Giovanni Amat di Sorso, Colonnello nel Reggimento di Sardegna, che è subentrato al Cav. Gran Croce Don Giacomo Pes di Villamarina, nominato Capitano della Compagnia delle Guardie del Corpo, godrà dello stipendio di 4600 lire di Piemonte, del quale godeva il Villamarina.

9/1/1808

Vol. XXXI, carta 2v.

Don Giuseppe Amat di San Filippo, di Cagliari, viene nominato Sottotenente nel Reggimento di Sardegna al posto di Don Giuseppe Misorro promosso Aiutante Maggiore di Battaglione.

26/1/1808

Vol. XXXI, carta 15v, 16, 16v, 18, 18v.

Il Cavaliere Don Vincenzo Amat di San Filippo, Colonnello di Fanteria nelle Regie Truppe, Comandante Provvisorio di Sassari, viene nominato, in sostituzione del Conte Revel, Maggiore ed Ispettore Generale delle Regie Truppe, presidente del Consiglio di Guerra nominato per giudicare i responsabili della morte per una schioppettata di un militare avvenuta durante un diverbio tra i soldati ed un Sergente dei Cacciatori Esteri, nella Torre di Longon Sardo.

28/2/1808

Vol. XXXI, carta 33

Il Cav. Amat di Sorso, Brigadiere nelle Regie Armate e Colonnello nel Reggimento di Sardegna, partecipa, come Giudice Militare, ad un Consiglio di Guerra nominato per giudicare un soldato reo d’aver ucciso, con ferite di punta e taglio, un facchino cagliaritano, mentre usciva da una taverna attigua alla Porta Cagliar, in Castello.

15/6/1808

Vol. XXXI, carta 106v.

I fratelli Cav. Don Carlo e Don Giovanni Amat di Sorso e la loro sorella Donna Teresa Amat, moglie del Marchese di Trivigno Pasqua Don Pietro Vivaldi, segnalano al Sovrano che: essendo la settimana precedente defunta la Marchesa di San Filippo e Barona di Sorso Donna Eusebia Amat prima che fosse stato completato l’inventario dei beni di suo padre il Barone di Sorso Don Giuseppe, loro fratello, verso il quale vantavano il credito di cospicue somme, in pensioni e capitali, di loro personale spettanza che lui era tenuto a corrisponder loro, ed in considerazione del fatto che il defunto loro fratello Barone di Sorso Don Giuseppe deteneva anche i denari lasciati dal comune fratello defunto Don Luigi, capitano delle Guardie e Cavaliere della SS. Annunziata, insieme ai beni ancora risalenti alla eredità della loro comune madre Baronessa Donna Teresa Malliano, desiderano che vengano divise le eredità rispettivamente paterna e materna e, soddisfatti i loro crediti, separatamente da quelli relativi ai beni del loro fratello maggiore Don Giuseppe. Avendo lasciato la Marchesa e Barona Donna Eusebia (Bebbia) figli minori, col che la gestione dei beni ereditari è divenuta più complicata, i postulanti chiedono al Sovrano la nomina di un arbitro, che viene scelto da questi nella persona del Giudice della Reale Udienza Don Giuseppe Lomellini.

9/7/1808

Vol. XXXI, carta 128v e 129

Il Cav. Don Vincenzo Amat di San Filippo, Colonnello nelle Regie Truppe di Fanteria, Comandante della Città e Piazzaforte di Cagliari, chiede ed ottiene di essere esentato dal prestare il prescritto giuramento.

21/7/1808

Vol. XXXI, carta 138v.

Il Cav. Don Francesco Maria Amat di San Filippo, figlio della Marchesa d’Albis, ottiene l’assegnazione di 1375 scudi pagabili in quattro rate annuali di 300 scudi ognuna e, al quindi anno, il saldo di 175 scudi. La somma sarà pagata dal sequestratario dei beni, ed in particolare del Venteno d’Alghero.

26/7/1808

Vol. XXXI, carta 149

Il Marchese Don Vincenzo Amat di San Filippo e Barone di Sorso, figlio del Gentiluomo di Camera Marchese Amat di San Filippo, per i meriti di suo padre e degli zii, viene nominato Gentiluomo di Bocca al servizio della persona del Re.

14/8/1808

Vol. XXXII, carta 27v.

Il Cav. Don Vincenzo Amat di San Filippo, Colonnello delle Regie Armate Comandante della Piazzaforte di Cagliari, presiede un Consiglio di Guerra, nominato per giudicare un soggetto di Ghilarza che aveva aggredito a coltellate un Dragone dal nome di guerra Revelli.

6/9/1808

Vol. XXXII, carte 56-69v.

Documenti relativi alla transazione per il passaggio del marchesato d’Albis dalla casa Manca a Don Giovanni Amat Marchese di San Filippo, figlio primogenito di Maddalena Manca, sorella dell’ultimo Marchese d’Albis Don Raffaele, morto bambino, entrambi figli di Don Giovanni Manca Marchese d’Albis. La transazione riguarda la Baronia di Orosei, Galtellì ed altri feudi (Ussana, il Salto di Planu de Murtas, il Venteno delle ortaglie, grano e legumi d’Alghero, e macelleria della stessa città o diritto di Cabessaggio). Era procuratore di Don Giovanni Amat Manca, primogenito di Donna Maddalena Manca, l’altro figlio di questa e fratello di Don Giovanni, Don Francesco Maria Amat Manca. La transazione contempla il pagamento di 240.000 lire di Piemonte, corrispondenti a 140.000 lire in moneta sarda “fra quindici anni prossimi al rogito”. Donna Maddalena aveva da pagare ancora 36.000 lire di arretrati, al fine di evitare il sequestro. Le Baronie di Orosei e di Dorgali comprendevano le ville di Orosei, Lula, Onifai, Irgoli, Loculi, Dorgali e Galtellì, il frutto dei saldi demaniali delle medesime Baronie, le rendite della Baronia di Austis e quelle della Baronia di Bombey (il 29 giugno 1790 era scaduto il termine per il pagamento di 150.000 lire alla Regia Cassa, come corrispettivo per i suddetti feudi). L’impegno preso da Don Giovanni Amat di San Filippo Manca, e dalla di lui madre, comprende la restituzione alla Regia Cassa, delle Baronie di Orosei e Galtellì, composte dai suddetti villaggi di Orosei, Lula, Onifai, Irgoli, Loculi, Dorgali e Galtellì, con i salti demaniali in essi esistenti, dogana baronale e peschiere connesse. Viene restituito anche il salto di Pranu ‘e Murtas con tutte le pertinenze. La Regia Cassa lascia alla Marchesa i redditi delle Baronie di Austis e Bombei, con i villaggi di Mara e Padria, e Austis, Teti e Tiana, già a suo tempo cedute dalla Marchesa al Fisco. Il Salto di Pranu ‘e Murtas era accensato alla Baronia di Bombey. Il vincolo di fedecommesso e primogenitura di questo Salto viene passato alla Baronia di Ussana. Gli Amat di Sorso, il defunto Cavaliere Luigi e suo fratello Carlo, godevano di un censo di 337 lire e 10 soldi sui proventi delle Baronie di Orosei e Galtellì.

1/10/1808

Vol. XXXII, carte 99v – 100 v.

A seguito della transazione tra il Fisco e la Marchesa d’Albis Donna Maddalena Manca e suo figlio primogenito Don Giovanni Amat Marchese di San Filippo, il Fisco riacquista i feudi costituiti dal Salto di Pranu ‘e Murtas, dalle Baronie di Orosei e Galtellì, in cambio del debito di 150.000 lire sarde che la Marchesa aveva nei riguardi del Fisco. In considerazione delle benemerenze della famiglia, viene concesso alla Marchesa Donna Maddalena Manca e ai suoi eredi, di aggiungere al titolo per gli altri feudi che le rimangono, il titolo marchionale d’Albis che pur fu eretto sui territori della Baronia di Orosei, anche se ormai questo titolo sussiste solo di nome.

8/12/1808

Vol. XXXII, carta 48

Con la cessione, fatta al demanio, del territorio denominato “Planu ‘e Murtas” dalla fu Marchesa d’Albis, Donna Maddalena Manca e dai suoi eredi, l’attuale Marchese di San Filippo che aveva giurisdizione, nella sua qualità di Barone di Bombey, su detto territorio, cessa da tale diritto, pertanto il suo delegato di giustizia in detta Baronia, Don Alessio Flores, non ha più titolo. Egli viene però interinalmente incaricato di esercitare tale ufficio.