Albero genealogico della famiglia Boy (Olzai)
di Luigi Orrù di San Raimondo
La seconda famiglia Boy (dopo i Boy di Elmas) ad essere
nobilitata nel XIX secolo è quella originaria di Olzai.
Il Dott. Francesco Antonio Boi, insigne medico e professore nell’Università
di Cagliari dove fu il primo cattedratico di anatomia umana, nacque ad Olzai
nel 1767 da Salvatore, contadino, e da Grazia Pirisi. In riconoscimento degli
ottimi servizi prestati in venticinque anni di insegnamento, in base al R. Editto
del 24/6/1823 di Carlo Felice chiese ed ottenne il 7 luglio 1824 dallo stesso
sovrano il Cavalierato e la Nobiltà personale, che con altro Regio Diploma
del 28 settembre 1829 fu reso trasmissibile ai figli e discendenti maschi. Non
ebbe però concessione di stemma. Visse sempre a Cagliari, dove sposò
Donna Giuseppina Angioy ed ebbe due figli: Maria Grazia e Salvatore. La prima
sposò a Cagliari il 7 agosto 1845 Don Raimondo Flores d’Arcais,
mentre Salvatore sposò Donna Vittoria Salazar e ne ebbe un solo figlio,
Francesco (morto a Cagliari il 18 agosto 1880), che combatté come tenente
dei bersaglieri a Custoza dove fu ferito e si meritò una medaglia al
valore. Dal suo matrimonio (20 gennaio 1878) con Donna Anna Maria Pes di San
Vittorio nacque in Cagliari il 28 novembre 1878 Vittoria (†10/2/1967),
sposata al prefetto Efisio Baccaredda, figlio del celebre prof. e sindaco di
Cagliari avv. Ottone, scrittore e poeta.
I loro figli Aldo, professore all’Università di Genova (nato a
Roma il 14/1/1902) e Mario, professore all’Università di Pisa (nato
a Roma il 15/8/1907) ottennero con R.D. di rinnovamento del 9/5/1939 la concessione
della Nobiltà trasmissibile, e, dal Ministero di Grazia e Giustizia,
con R.D. 4/8/1942 di aggiungere il cognome Boy della madre, ultima discendente
della famiglia. La famiglia Baccaredda-Boy fiorisce ancora, anche se è
stata solo recentemente iscritta nei registri del C.N.I.
Il fratello di Francesco Antonio, Giovanni, notaio, ottenne anche lui il Cavalierato
e la Nobiltà ereditaria nel 1841. Residente pur esso in Cagliari, dove morì
il 9 aprile 1851 a circa 76 anni, si sposò con la cagliaritana Francesca
Murroni, da cui ebbe un unico figlio, Michele (nato a Cagliari il 20/6/1807),
che il 4/10/1851 contrasse matrimonio con Donna Agata Carboni. Nell'atto di
matrimonio, celebrato in cattedrale, troviamo confermato che era "figlio di
Don Giovanni di Olzai e di Donna Francesca Murroni". Don Michele Boi nel 1830,
in qualità di cadetto nella Brigata di Savona, fu aggregato temporaneamente,
su richiesta del padre, alla Brigata d'Aosta, onde poter frequentare in Genova
la scuola dei cadetti per poter sostenere l'esame prescritto per l'ammissione
al grado di sottotenente. Da una causa del tribunale della Reale Udienza apprendiamo
che nel 1852 si convocò un consiglio di famiglia per l'interdizione dello stesso
Don Michele Boi, dove risulta unico figlio dei genitori, a causa di demenza.
Nel settembre dello stesso anno, risulta ancora dagli atti, la moglie Donna
Agatina Carboni trovavasi incinta. Il loro unico figlio, Don Felice, nacque
infatti a Cagliari, Castello, il 22/3/1853. Non sappiamo quando Don Michele
Boi morì, ma nel 1861 la sua vedova Donna Agatina Carboni passerà a seconde
nozze con Don Emanuele Serra di S. Maria, al quale diede una bambina, Donna
Chiara, in religione Madre Odile, † a Torino il 25/8/1932 in odor di santità,
Serva di Dio, fondatrice delle Suore di Carità di Santa Maria, di cui è ancora
in corso il processo di beatificazione.
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