Albero genealogico della famiglia Brondo
di Enrico Tola Grixoni
Un Giovanni, di Pietro Brondo mayorchino, mercante di
grani, sembra sia stato il primo della famiglia a stabilirsi a Cagliari nel
1399 unitamente a diversi figli: Pietro Luigi, Giacomo, Tommaso e forse altri.
Pietro Luigi Brondo di Giovanni, durante il XV secolo ottenne un privilegio
di Generosità e fu il padre di Antonio Giovanni, ricchissimo trafficante
di commerci marittimi, marito di certa Francesca Lopez, senza successione, e
di Maddalena moglie del Magnifico Pietro Maria Angelo Tola de Guyon i cui figli
furono gli eredi dei pingui beni dello zio (tutto questo risulta dal testamento
del 3.11.1509 del Magnifico Geronimo Folco Tola Brondo, Cavaliere, depositato
presso l'Archivio Curiale di Ozieri, dove inoltre si fa riferimento ad una lite
tra lo stesso testatore e i suoi fratelli Magnifici Salvatore e Pietro, Cavalieri,
contro la Cattedrale di Cagliari per alcuni censi ecclesiastici gravanti su
alcuni beni del loro defunto zio e dante causa).
Non si conosce, invece, la discendenza immediata di Giacomo e Tommaso di Giovanni
e la genealogia certa riprende da Giovanni Gerolamo Brondo (+ a Cagliari nel
1595) che, reso Cavaliere Ereditario il 27.5.1586 diventerà il primo
Signore Feudale di Villacidro e Serramanna, in Parte Hyppis, per investitura
del 4.6.1594 (la data dell'acquisto del territorio di Parte Hyppis con le ville
di Serramanna e Villacidro non si conosce con esattezza ma la Carta Reale confirmatoria
della compravendita è del 24.9.1594).
La famiglia come è noto fece una grossa fortuna economica e contrasse
illustri alleanze matrimoniali; nel 1627 ottenne il titolo di Marchese sul feudo
di Villacidro mentre sul feudo di Serramanna aveva già ottenuto il titolo
di Conte sin dal 1617.
A causa di una costosa lite feudale intrapresa con gli eredi diretti del 3°
Marchese di Villacidro dai due fratelli cadetti del medesimo, questi si impoverirono
notevolmente tanto che gli ultimi beni allodiali loro rimasti (Planargia di
Bosa) finirono venduti all'incanto. Peraltro, uno dei due fratelli, Don Antonio
fu implicato nella congiura che portò all'assassinio del Viceré
Cammarassa e dovette cercare rifugio fuori Cagliari per evitare la cattura,
spendendo non pochi denari. Morì di malattia a Cagliari nel 1669- perché
fu comunque catturato- evitando così il processo e la pena capitale cui
furono invece sottoposti dei suoi parenti.
La famiglia si estinse con Donna Maria Luigia Brondo Crespi de Valldanza che
ereditò tutti i beni feudali portandoli a suo figlio Don Cristoforo Bon
Crespi Brondo y Crespi de Valldanza Orgaz Conte di Sumacarcel.
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