Albero genealogico della famiglia Chironi
di Luigi Orrù di San Raimondo
Famiglia di Nuoro, trasferitasi dapprima a Siena,
con l'illustre prof. Giampietro Chironi, dove nel 1881 ebbe la cattedra di professore
ordinario di Diritto civile; nel 1885 si trasferì a Torino, nella cui Università
fu Professore ordinario di Diritto civile e in seguito Rettore. Ebbe ancora
la carica di Rettore del Politecnico e fu sindaco della città. Fu ancora Membro
del Consiglio e della Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione,
Commissario nella Scuola d'applicazione per gli ingegneri di Torino, Socio effettivo
e vicepresidente dell'Accademia delle scienze di Torino, Dottore Aggregato nella
Facoltà di giurisprudenza della R. Università di Cagliari, Socio della R. Accademia
delle scienze di Napoli, della R. Accademia Peloritana, socio dell'Accademia
di Legislazione di Tolosa, dell'Associazione internazionale di Berlino per lo
studio del diritto comparato, dell'Accademia Americana di scienze sociali e
politiche di Filadelfia, della Società degli studi legislativi di Parigi. Fu
decorato della Commenda dell'Ordine della Corona d'Italia e dell'Ordine dei
SS. Maurizio e Lazzaro. Eletto deputato nel 1892 nel collegio di Nuoro e riconfermato
nell'elezione suppletiva dell'anno successivo. Il 3 giugno del 1908 fu nominato
senatore. Sposato con Natalia Pirisi Siotto Marcello ebbe un unico figlio, Gonario
Antonio, nato a Nuoro il 25 settembre 1883, avvocato e studioso di diritto,
al quale con R.D. di motu proprio del 24 settembre 1914 fu concesso il titolo
di Nobile, trasmissibile alla sua discendenza legittima e naturale, d'ambo i
sessi, per continuata linea retta mascolina. Con altro Decreto Reale del 19
settembre 1921, seguito da RR.LL.PP. del 2 aprile 1922 ebbe la concessione dello
stemma gentilizio, che rappresenta uno scudo d'oro alla pianta d'olivo al naturale,
fruttata di rosso, sinistrata da un leone di nero. Entrambi i decreti furono
susseguiti da RR.LL.PP. in data 2 aprile 1922. Il Nobile Gonario Antonio Chironi
prese parte alla Guerra 1915-18 in qualità di capitano d'Artiglieria, dal 1937
al 1943 ebbe l'incarico di Rettore dell'Amministrazione provinciale di Torino.
Ebbe la croce di Grand'Ufficiale della Corona d'Italia. Successivamente si perdono
le notizie e la famiglia si ritiene estinta.
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