Albero genealogico della famiglia Gutierrez

Dagli atti del parlamento del Conte di Montellano (1698/99), abilitazioni e procure, è presente, nella abilitazione di Don Inaçio Gutierrez del Pozo y Jaume de Ordanz, nato ad Alghero il 4.2.1694, figlio di Don Antonio Gutierrez del Pozo, nativo di Yebra, paese della Mancha e residente in Alghero dal 1670 circa, una Carta executoria di Hidalguia in data 22.7.1557, Valladolid, e un'altra sentenza, resa sempre in Valladolid in data 25.6.1627, prodotte da quest'ultimo a futura memoria nel 1677, in copia autentica: la prima controversia promossa da Don Antonio Gutierrez del Pozo y Ordonez, suo trisavo, contro il Regio Fisco ed il Consiglio di Hombres Buenos de Almoguera, onde esser mantenuto nella sua condizione di Hidalgo con tutti gli onori e privilegi fiscali conseguenti, affermando di essere "Hijo de Algo de sangre a notorio", diretto discendente di Alvaro Gutierrez del Pozo, originario della Biscagliari, fine XV secolo, il quale era anche conosciuto come "El Hidalgo desmanotado", per aver perso l'avambraccio in battaglia combattendo contro i mori.
Sostenevano, il Regio Fisco e gli Hombres Buenos di Halmoguera, che il Gutierrez dovesse pagare il "pecho", tributi e gabelle, per esser "pechero", appartenente alla categoria dei "pecheros" (che pagan tributi) e non Hidalgo ("pecho" significa tributo, gabella, dazio e "pechero", termine che in spagnolo ha per suo contrario "Hidalgo", vale per tributario, che paga tributo, plebeo).
Antonio Gutierrez del Pozo y Ordonez, nel corso del processo, dimostrò inequivocabilmente di essere "Hidalgo de sangre" e non "pechero" ed ottenne la condanna del Regio Fisco in persona del Fiscal e del Consiglio dei Buoni Uomini di Almoguera e fu pertanto mantenuto in tutti i suoi diritti ed onori per essere "Hidalgo antiguo de sangre a notorio".
Dalle prove testimoniali appare che la famiglia Gutierrez del Pozo, originaria della Biscaglia, si era stabilita nella Mancha, prima a Zorita de los Canes e ad Almonacid de Zorita e successivamente ad Almoguera.
La seconda sentenza, dopo circa 70 anni quando la famiglia si era trasferita a Yebra, altro paese del circondario della Mancha, perchè, sempre secondo il Regio Fisco e stavolta gli Hombres Buenos de Yebra avevano mosso la stessa accusa a Don Antonio Gutierrez del Pozo y Lopez del Arco, nipote del precedente, sostenendo anche che non discendeva dal suo avo e che se discendeva non era per discendenza legittima ed altre accuse gratuite.
Il Gutierrez si difese producendo la precedente sentenza, deducendo altre prove testimoniali ed affermando anche di essere membro della "Confraria de Santiago", della quale potevano far parte solamente nobili di sangue, "Hijos de Algo".
La Corte di Valladolid, con sentenza del 25.6.1627, confermava la sua precedente decisione del 22.7.1557, mantenendo il Gutierrez in tutti i suoi diritti ed onori per essere "Hidalgo de sangre a notorio", contestando la validità delle accuse perchè non provate, dovute probabilmente ad invidie personali e condannando il Regio Fisco, Alcaldes, Regidores e Hombres Buenos, questa volta di Yebra, a reintegrare don Antonio Gutierrez y Lopez del Arco in tutti i suoi diritti e privilegi e condannandoli, in via definitiva, nelle spese.
Il 7 maggio 1677, in Alghero, nella propria casa, davanti al notaio Bachisio Manca, Don Antonio Gutierrez, "natural (nativo) de la villa de Yebra, y abitador y comorant (residente) en la ciutat del Alguer", fece deporre tre testimoni "ad futuram rei memoriam", onde evitare altre contestazioni e perchè fosse in qualunque tempo dimostrabile la sua genealogia e legittima discendenza a partire da Don Pedro Gutierrez y Sanchez de Pequela, padre dell'esponente, figlio legittimo e naturale del quondam Don Antonio Gutierrez y Lopez del Arco (che aveva ottenuto la seconda sentenza del 25.6.1627), indicando quali testimoni: il nobile Don Francisco Briones, nativo di Villa Escusa de Aro, Regno di Castiglia, Juan de Ortis, di Yebra, Regno di Castiglia, il nobile Don Francisco Alonso Vasquez di Madrid, tutti residenti in Alghero, i quali dichiarano di conoscere bene la famiglia Gutierrez, la sua genealogia ed anche i luoghi dove questi hanno abitato e abitano, precisando la ubicazione della loro casa, all'ingresso della villa di Yebra, Camino de Pastrana, contigua alla Chiesa della "Nostra Senora del Rosari". I tre hanno conosciuto molto bene il "quondam Don Antoni de Gutierrez y son fill Don Pedro, que actualment es alcalde de hijos de algo en dita villa de Yebra", padre di Don Antonio ad istanza del quale depongono.
I testi hanno rispettivamente: Don Francisco Briones ventisette anni, Juan de Ortis trentatre anni e Don Francisco Alonso Vasquez ventisette anni ed hanno, più o meno, l'età, essendo nati intorno al 1650, di Don Antonio Gutierrez, padre di Don Ignazio e residente in Alghero.
Don Ignazio Gutierrez, ammesso alle Cortes di Montellano il 22.2.1698, viene ammesso, infatti, per essere figlio di Don Antonio Gutierrez, di Don Pedro Gutierrez e questi di Don Antonio Gutierrez "que obtuvo executoria de hidalguia en la Real Cancilleria de Valladolid a onze dias del mes de mayo de 1627 (11.5.1627)".

Note alla genealogia: Quest'albero genealogico della nobile famiglia Gutierrez, originaria di Spagna ed in particolare del Regno di Castiglia, traferitasi in Sardegna intorno al 1670, riguarda i rami tuttora fiorenti, strettamente collegati tra loro, che figurano negli elenchi della nobiltà italiana a partire dal "Elenco ufficiale - definitivo delle - Famiglie nobili e titolate della Sardegna" del 1902, tip. Civelli Roma - e successivi della Consulta Araldica del Regno del 1922 - 1933 - 1947. Deriva, anche, dagli Elenchi Nobiliari compilati nel 1822, in occasione della assunzione al trono di S.M. Carlo Felice, Re di Sardegna, dagli elenchi del 1720 al passaggio dal Regno di Spagna alla Federazione del Regno di Sardegna col Principato del Piemonte ed agli ultimi elenchi nobiliari spagnoli "Abilitazioni e procure" del parlamento del Conte di Montellano, 1698/1699, (Acta Curiarum Regni Sardiniae) edito dal Consiglio Regionale della Sardegna, Cagliari 2004, vol. III, pag. 1612 / pagg. 1643-1700, con allegate sentenze, rese in Valladolid in data 22.07.1557 e 25.06.1627, di riconoscimento a favore della famiglia Gutierrez della Hidalguia antica a partire dal XV secolo.
Sassari, 8 aprile 2016

 

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