Albero genealogico della famiglia Maramaldo

Nota sull’acquisizione del titolo di Conte della Minerva

A Don Antonio Todde (di Iglesias) furono concessi in feudo ampio i villaggi di Bidonì, Sorradile e Nughedu col titolo marchionale di San Vittorio, ed i salti della Minerva vicino a Bosa col titolo comitale della Minerva (diploma 2 ottobre 1773), col patto che, morendo egli senza prole maschile o femminile, potesse disporne a favore delle due sue sorelle Donna Giovanna e Donna Angela Todde, e della loro prole maschile o femminile.
Il suddetto Don Antonio Todde, essendo morto senza prole, dispose per testamento del feudo marchionale di San Vittorio e dell’altro comitale della Minerva a favore dei suoi nipoti Don Domenico Pes (figlio della sorella Donna Francesca) e Niccolò Maramaldo, figlio dell’altra sorella Donna Angela. Essendosi il fisco opposto alla successione di quest’ultimo sul contado della Minerva, fra le altre ragioni per esse indegno di divenire feudatario non essendo né nobile né cavaliere, il predetto Niccolò Maramaldo supplicò il Sovrano ed ottenne mediante un ulteriore sborso di lire sarde 2500 i diplomi in data 14 giugno 1777 di Cavalierato e di Nobiltà e Conte della Minerva per sé, per i figli e successori.


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Nota: una versione più dettagliata dell’albero Maramaldo è stata pubblicata nei Quaderni dell’associazione araldica – Vol. VIII, ad opera di Enrico Tola Grixoni