Albero genealogico della famiglia Serpi

Famiglia di Sardara i cui discendenti si sono segnalati nelle armi e nella diplomazia. Antioco Battista Serpi, notaio nativo di Guspini, si trasferì a Sardara dove sposò Anna Lilliu, prendendovi stabile dimora. Sua sorella Lucia sposò Don Antonio Orrù di Sardara. Alla fine del XVIII sec. riuscì ad accumulare un discreto patrimonio terriero. I suoi figli, continuando a imparentarsi con le principali famiglie del luogo, contribuiranno al consolidamento del patrimonio: Antioco prenderà in moglie Donna Maria Diana Prinzis, mentre l'altra figlia Angela andrà sposa al cugino Don Luigi Orrù Serpi. Antioco Serpi Lilliu sarà anch'egli notaio, ufficiale dei Miliziani e sottotenente nel regio esercito, suddelegato patrimoniale per Sardara e per lunghi anni sindaco. Nel 1824 ottenne i privilegi nobiliari per aver contribuito col cugino Don Raimondo Orrù Serpi, di cui era anche suocero, alla costruzione della strada reale "Carlo Felice". Il suo patrimonio comprendeva beni nei villaggi di Sardara, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Baressa e Pabillonis. Dal suo matrimonio con Donna Maria Diana Prinzis nasceranno cinque figli: Francesco, Giuseppa, Giuseppe, che vivrà appena pochi anni, Giovanni Battista e Lucia. Giuseppa andrà sposa a Don Raimondo Orrù Serpi conte di San Raimondo, mentre Lucia sposerà Sisinnio Lepori di Serramanna. Il primogenito Don Francesco Serpi Diana si trasferirà a Lunamatrona, dove la madre era erede di un fidecommesso fondato dagli avi Prinzis, Secci e Mancosu; ricoprì inoltre gli uffici di distributore postale ed esattore distrettuale. Più tardi si stabilirà a Samatzai, dove prese in moglie Giovanna Tocco Desogus, dando vita a numerosa discendenza. Suo figlio Giovanni Battista, il primogenito, si stabilì nuovamente a Lunamatrona, dove la discendenza si è recentemente estinta con la nipote Donna Elena, figlia di Federico Serpi Gessa. Il secondogenito Don Antioco Serpi Tocco trasferì la famiglia a Samatzai e Dolianova, dando vita agli attuali rami della famiglia. Tra essi ricordiamo i suoi nipoti Gaetano Serpi Nieddu, avvocato, e Gianni Serpi Cardia, generale dei Carabinieri e campione di equitazione, e il figlio di quest'ultimo Paolo, attuale ambasciatore d'Italia in Venezuela. Il personaggio di maggior rilievo della famiglia è sicuramente stato Don Giovanni Serpi Diana, figlio secondogenito di Antioco, che intraprese la carriera militare nella Compagnia delle regie guardie del corpo, passando in seguito nei Reali Carabinieri, di cui ebbe il comando in Sicilia subito dopo la Spedizione dei Mille di Garibaldi, divenendone Ispettore generale durante il passaggio dall'amministrazione garibaldina a quella sabauda. Fu poi promosso generale e prese parte alla Terza guerra di Indipendenza. Fu anche deputato al Parlamento Subalpino e a quello nazionale. Ebbe le insegne di commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia e la gran croce dell'Ordine Mauriziano. Sposato con la sassarese Donna Maria Teresa Cugia dei Marchesi di Sant'Orsola, verso la fine del secolo si trasferì a Genova con il figlio Enrico, che aveva comprato una celebre villa a Montebello della Battaglia, presso Pavia. Questo ramo si è estinto nel 1960 con Don Giuseppe Serpi Mannu, che intrapresa la carriera diplomatica fu console generale d'Italia in Cile, Russia ed altre sedi europee. Poiché sia egli che il fratello maggiore Giovan Battista restarono celibi, rimase erede del nome la sorella Maria, sposata al conte generale Carlo Gloria, i cui figli aggiungeranno al loro anche il casato Serpi. Stemma: Di verde al serpe d'argento ondeggiante in palo.

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