Villa Asquer (Tuili)

Villa Asquer



Caminetto all'interno della villa con stemma Ripoll

Caminetto con stemma Ripoll


Stemma Ripoll

Dettaglio stemma Ripoll

La villa, situata di fronte alla Parrocchiale di San Pietro, fu ristrutturata dall'architetto Gaetano Cima nella metà del XIX secolo secondo lo stile neoclassico. Il prospetto è scandito da larghe paraste; la parte centrale presenta un parapetto posto al disopra del cornicione. Al centro della facciata campeggia una grande cornice circolare, collocata al di sopra del portone, tra due balconcini di ferro battuto.

Comunemente nota come "Villa Asquer", la villa fu probabilmente l'antica dimora dei Santa Cruz, signori di Tuili nel '400 e committenti del bellissimo retablo del Maestro di Castelsardo presente nella Chiesa di S. Pietro. Successivamente divenne proprietà dei Ripoll, già Conti di Tuili (ancora oggi nella villa è presente il caminetto con lo stemma di questa famiglia). Con la morte, avvenuta il 1.3.1822, del Conte Pietro Ripoll Nin, e l'anno successivo dell'unico figlio maschio di questi, Emanuele (morto il 23.10.1823), ereditarono i beni le figlie di Pietro: Maria Angela (1815 - 1850), Giuseppina (1816 - 1867) e Margherita (1819 - 1860).

Maria Angela, Marchesa di Neoneli, di San Sperate e Contessa di Tuili si sposò con Carlo Sanjust, Barone di Teulada, da cui il ramo che ancora oggi detiene il titolo di Conte di Tuili.

Margherita ereditò la villa ed i terreni di Tuili. Sposò nel 1849 Don Pietro Pes Vivaldi, Marchese di San Vittorio che si dedicò all'agricoltura comprando diverse terre ed impiantando alcune aziende agricole. Alla sua morte l'azienda fu divisa in parti pressoché uguali tra i suoi due figli Emanuele e Anna Maria Pes di San Vittorio. Emanuele (1854 - 1941) Pes Ripoll, Marchese di San Vittorio, morendo celibe lasciò tutti i beni alla sorella Anna Maria (1856 - 1932). Anna Maria sposò, in seconde nozze, Raffaele Asquer, Visconte di Flumini, e dal matrimonio nacquero nove figli. Tra questi Gavino (1891-1970), che ereditò la villa e i terreni di Tuili.

Gavino Asquer esercitò nel paese la professione medica e seguì con lungimiranza e spirito imprenditoriale le attività agricole, lasciando nel paese un ricordo ancor oggi molto vivo. Fu più volte sindaco del paese. Dal matrimonio tra Gavino e Francesca (Cicita) Aymerich nacque un solo figlio Emanuele. Dopo la morte di Emanuele, la villa fu venduta al Comune di Tuili. Recentemente restaurata, l'edificio ospita oggi il Museo dell'olio e degli strumenti musicali sardi.

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